E’ sera...
Mi chiedo dell'attesa e dell'assenza di attesa. Forse non attendiamo perché non ci sfiora innamoramento. Siamo occupati da altro. Mi dico: non puoi attendere se non uno che ti ha occupato il cuore. Per una sorta di innamoramento. Se ti ha sfiorato innamoramento, allora sai che cos'è trattenere il fiato in ascolto del fruscio dei passi, sai che cos'è lo spiare dalla finestra, sai che cos'è il trasalire e il battere del cuore. Il desiderio del volto. Non c'è attesa del ritorno se non c'è innamoramento. Se c'è, ti capiterà di mormorargli nel segreto: "Ho ascoltato quaggiù, nei miei giorni, la tua voce. Ora mostrami il tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto. Ora, lungo le rotaie che si perdono nel nulla, lungo le rotaie della vita o dalla soglia della casa che mi hai affidato, ti attendo. Vedano i miei occhi stanchi spuntare per me la tua luce". Se il cuore è occupato lo attendiamo. Lo attendiamo resistendo alla bruttezza e alla mediocrità, lottando contro l'ingiustizia e la menzogna, contro la dissacrazione del volto. Anche in assenza di risultati. "Verrà" ti dice il cuore. E quando verrà, sarà chiaro dove stava la bellezza della vita. Se nell'egoismo o nell'amore. Verrà. E sarà naufragio per la menzogna. La grande Menzogna. Splenderà la verità di coloro che sulla terra anelarono a fare le opere belle, le opere che faceva lui, opere che miravano a restituire la dignità, la libertà, la vita piena ad ogni persona. Lottando contro ogni forma di asservimento, interiore e esteriore. Brillerà la tenerezza, dopo stagioni di dominio e di arroganze. "Verrà" dice il cuore. E punti gli occhi con desiderio.
Verrà. Non so quando. Ma Tu verrai.
(da uno scritto di don Angelo Casati)